L’uomo che sussurrava alle lame.

Oggi vogliamo raccontarvi una storia! La storia di un uomo “normale” che faceva un lavoro “normale”.

Da dietro il banco di una macelleria ad Enschot (un sobborgo di Rotterdam), ebbe una folgorazione, un’idea destinata a cambiare per sempre il suo lavoro.  Il suo intuito lo portò ad inventare uno strumento utile e preciso, oggi largamente diffuso in tutto il mondo. Uno strumento che coniugava la precisione all’estetica, passando per la semplicità d’uso.

Questa è la storia di Wilhelmus Adrianus van Berkel, l’uomo che trasformò una lama in un mito.

Van Berkel era un giovane macellaio che nutriva una grande passione per la meccanica. Non sopportando le lamentele dei propri clienti sull’irregolarità delle fette tagliate, ebbe l’intuizione di creare una macchina in grado di riprodurre meccanicamente il movimento della mano che affetta la carne col coltello. Sfruttando la sua grande passione e l’esperienza sul campo, riuscì a costruire un dispositivo geniale che si dimostrò fin da subito utile e funzionale nella sua macelleria.  Una lama concava, che ruotava perpendicolarmente contro un piatto mobile che scorreva avanti e indietro e sul quale era stato appoggiato il pezzo di carne da tagliare. Fu così che inventò l’affettatrice meccanica.

Non ha nemmeno trent’anni il talentuoso van Berkel, quando il 12 ottobre 1898 fonda la sua fabbrica a Rotterdam. In un anno di attività, la Van Berkel’s Patent Company Ltd, produce e consegna 84 affettatrici.

Inizialmente, l’introduzione sul mercato delle affettatrici non fu facile: i macellai e i dipendenti dalle varie attività commerciali, vedevano nell’innovazione apportata dallo strumento una minaccia alla loro manodopera. Van Berkel non si lasciò intimidire da questa iniziale renitenza: andò per le strade e mostrò ai macellai l’effettiva convenienza della sua macchina, assicurando che non avrebbe allontanato i clienti ma – al contrario – avrebbe favorito un considerevole aumento delle vendite. Quando fu chiaro ed evidente il reale vantaggio che l’affettatrice a volano Berkel poteva apportare agli utilizzatori, le macchine affettatrici non tardarono a essere apprezzate, e si diffusero in tutto il mondo.

Durante la Grande Guerra la produzione dell’azienda si diversificò: oltre alle richiestissime affettatrici, verranno prodotte anche bilance commerciali di precisione, torni e altri strumenti meccanici e persino componenti per l’industria navale e aeronautica. Un uomo poliedrico, dalla grande visione, anche in campo commerciale: la sua fu una delle prime ditte (se non addirittura la prima) a proporre ai propri clienti il sistema del pagamento rateale!

Gli anni della Seconda guerra mondiale colpiranno pesantemente la Van Berkel’s Patent Company Ltd: i bombardamenti aerei distruggono alcuni stabilimenti di produzione.

Ed è nel dopoguerra che il marchio Van Berkel, da quel momento semplicemente Berkel, diventa un vero e proprio status symbol! Scelto da chi resta sedotto dall’eleganza, dall’unicità e dalla ricercatezza. Il suo successo, nato da un colpo di genio, si consolida per l’accuratezza e la qualità dei materiali con cui sono costruite le macchine.

Manca poco al Natale del 1952: quando Wilhelmus Adrianus van Berkel muore è l’11 dicembre, le sue affettatrici a volano sono già vere e proprie icone di design, che si accingono a diventare un mito. L’eleganza delle loro forme, l’armonia del movimento, la lucentezza della lama e il tipico colore “rosso Berkel” divennero segni contraddistintivi in grado di evocare fascino. Una ricerca della perfezione, che dopo oltre 100 anni di storia, si traduce in una cura maniacale per il dettaglio, possibile ancora oggi grazie ad una produzione tutta artigianale. Una tecnica meccanica di altissima precisione che esalta la qualità del prodotto tagliato e si fonde nella bellezza e nella straordinaria “presenza scenica” delle affettatrici Berkel. Una presenza che non passa certo inosservata quando la si scorge nei fascinosi negozi di specialità alimentari, quando primeggia nelle sale dei ristoranti di charme che evocano quella particolare atmosfera.

Siamo la Gegel, a casa nostra si parla sempre di cibo e di cose buone. Ma coltiviamo anche la passione per le cose belle. Da quest’anno abbiamo inserito nel nostro catalogo anche le mitiche affettatrici Berkel, disponibili nei vari modelli e una linea di ricercati accessori a corredo, per i professionisti del taglio, che hanno dello strumento un utilizzo quotidiano, anche intensivo, sempre in totale sicurezza e perfezione, taglio dopo taglio.

Condividiamo i valori che hanno reso questo marchio un mito, le sue visioni all’avanguardia, che soddisfano le nuove esigenze degli estimatori. Abbiamo scelto Berkel: l’affettatrice più bella del mondo!